Scontro su una traccia biologica non analizzata . Lunedi prosegue la Bongiorno
Si avvia a conclusione il processo per l'omicidio di Meredith Kercher. Dopo gli interventi dei PM Mignini e Comodi e le arringhe delle parti civili tocca alle difese. Oggi è stata la volta della difesa di Raffaele Sollecito. " Raffaele Sollecito è la seconda vittima di questa vicenda , ha detto Luca Maori uno degli avvocati della famiglia Sollecito ". Ha descritto Raffaele come " un ragazzo mite, tranquillo e riservato con un approccio romantico verso l'altro sesso. Gli si è voluto cucire addosso un abito che non gli appartiene ". Per ciò che riguarda l'omicidio di Meredith, l'avvocato Maori non ha dubbi " in questo processo esiste già un colpevole ed è Rudy Guede, già condannato a 30 anni di reclusione ".
La lunga analisi difensiva si è conclusa a metà pomeriggio. Il legale si è soffermato su un particolare. Una traccia di sperma che è stata rinvenuta sotto il corpo di Meredith e che non è stata mai analizzata. " Per quale motivo due tracce di natura biologica trovate sulla federa del cuscino sotto il corpo di Meredith, visibili ad occhio nudo, non sono state mai analizzate? Non è stato fatto mai veramente nulla ed è veramente strano. Si sapeva, infatti, che quello della studentessa, era un delitto a sfondo sessuale ma non è stato accertato in alcun modo di che natura fossero quelle tracce che riteniamo di sperma e , soprattutto , a chi possano essere attribuite.Se fosse stato fatto il 2 o il 3 novembre del 2007, probabilmente la verità sarebbe stata, leggermente, diversa. Comunque, tutto il materiale acquisito è sufficiente per arrivare ad un verdetto di assoluta non colpevolezza del nostro assistito. La verità è ancora molto lontana dall'essere accertata ". Secondo uno degli avvocati della famiglia Kercher quelle tracce sul cuscino " hanno ben poco valore " . Per questo motivo la Corte ha deciso di non approfondire. Lunedi mattina alla ripresa del processo sarà l'onorevole Giulia Bongiorno a proseguire l'arringa difensiva di Sollecito.
A margine del processo si è saputo che i genitori di Amanda Knox, Kurt e ed Edda Mellas, sono stati denunciati dalla Polizia per diffamazione a mezzo stampa. Il fatto risale al giugno dello scorso e fa riferimento ad una intervista rilasciata dalla coppia al Sunday Times in cui si affermava che su Amanda erano stati compiuti abusi durante gli interrogatori in questura, a Perugia. Oggi è stata comunicata la conclusione delle indagini che prelude ad un loro rinvio a giudizio.
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