di Wildgreta
Alcuni giornali, alcuni siti internet, alcuni prelati e alcuni politici, si danno da fare per far apparire don Luciano Massaferro, accusato di abusi su di una chierichetta di 11 anni, innocente prima ancora che sia celebrato un processo.Così abbiamo letto articoli in cui si dipingeva l'intera città di Alassio dalla parte del sacerdote.Guardando il gruppo sorto su Facebook che invoca la sua scarcerazione, però, ci accorgiamo, che conta solo 300 iscritti: un po' pochi per un parroco che si vorrebbe far apparire difeso da tutti.Inoltre è di oggi la notizia che ci sarebbe un'altra bambina rimasta vittima delle molestie del parroco e che la baracca descritta come luogo di abusi avrebbe ospitato anche lei.Pare che don Luciano si sia difeso dicendo che quella baracca era frequentata da tanti ragazzi, ma i "tanti ragazzi" avrebbero detto che non è vero.Insomma, consiglierei a tutti di attendere con fiducia la conclusione dell'inchiesta e, nel frattempo, eviterei di fare quella famosa interrogazione parlamentare annunciata dall'onorevole Buttiglione sui motivi dell'arresto di don Luciano "senza prove". Anche per don Ruggero Conti l'UDC ha presentato un'interrogazione, ma dopo diversi mesi di detenzione,non pochi giorni dopo l'arresto. Forse don Luciano è più importante di don Ruggero, infatti ha meritato anche una discesa in campo del vescovo, scagliatosi anche lui contro la povera bambina. Era da tempo che non si vedeva un tale dispiego di forze a difesa di un sacerdote,presunto innocente per la legge, ma già assolto dalla Curia, da qualche giornale e da qualche parrocchiano.
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