lunedì 04 febbraio 2008
Tutti hanno cercato di difendersi dalla furia omicida di Olindo e Rosa che, secondo l'accusa, hanno sterminato quattro persone in via Diaz ad Erba. Lo sostiene il medico legale dell'ospedale Sant'Anna di Como, Giovanni Scola, oggi testimone importante nel processo ai coniugi erbesi. Il dottor Scola, che esegue autopsie da 25 anni, non ha potuto trattenere il suo orrore per quanto ha visto ed oggi lo ha spiegato in un'aula attonita e letteralmente "gelata" dalle sue parole. La sequenza dell'orrore inizia con Raffaella colpita alla testa ed al corpo in più punti: su di lei rilevate 18 coltellate. Poi prosegue con la madra Paola Galli, sorpresa con un colpo alla testa di un oggetto contundente e quindi finita con violenza a suon di coltellate. Poi col piccolo Youssef, figlio di Azouz e Raffaella: dalla ricostruzione di Scola - ed è l'aspetto più agghiacciante - uno l'avrebbe trattenuto con le mani (Olindo ?), mentre la moglie l'avrebbe colpito alla gola: due fendenti, uno mortale perchè ha reciso la carotide. Poi l'orrore prosegue con la signora Valeria Cherubini, moglie di Mario Frigerio: colpita alla testa ed in diverse parti del corpo, sarebbe riuscita a risalire fino al suo appartamento dove si è accasciata al suolo. Uccisa dai colpi, certo, ma più ancora - conferma dal medico legale - dal monossido di carbonio dell'incendio appiccato in casa. Tutti, comunque, avrebbero cercato sia pure minimamente di difendersi. Pure Youssef con la sua piccola manina. Senza dimenticare Mario Frigerio quasi morto e salvato per un soffio.Ma la testimonianza di Scola non è stata giudicata esauriente dalla difesa. Fabio Schembri, uno dei legalid ei coniugi accusati della strage, puntualizza:"Ci sono cose non convincenti e che noi cercheremo di smontare. Parleranno i nostri consulenti al momento debito". Soddisfazione, invece, da parte delle parti civili: tutti concordi nel dire che Scola non avrebbe potuto ricostruire meglio la sequenza della follia e dell'orrore. Nessun commento da parte del Pm Astori che ha lasciato l'aula con i suoi collaboratori e si è in filato subito nell'ascensore. Mercoledì si ritorna in aula.
Ciao Como 4 febbraio 2008
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