venerdì 1 febbraio 2008

Erba, Olindo non è pentito. "Sono il mostro di Erba"

"Sono il mostro di Erba". Con questa frase Olindo Romano si presentava ai nuovi arrivati nel carcere di Como. A raccontarlo è Giuliano Tavaroli, ex capo della sicurezza Telecom che fu in carcere proprio con il presunto assassino e che testimonierà al processo nel quale Romano e sua moglie Rosa Bazzi sono imputati per la strage di Erba. "Non ha mai detto di essere innocente - ha detto poi Tavaroli - e non sembrava affatto pentito".
"Dai suoi racconti - riferisce Tavaroli in una intervista al quotidiano "Il Giorno" - era assolutamente pacifico che lui e la moglieavevano ucciso quelle persone, tanto che in una occasione a un detenuto appena arrivato si presentò come 'mostro di Erba'. Non diceva apertamente di aver ucciso quelle persone, ma sembrava volesse spiegare i motivi che stavano alla base di quello che era successo. Tendeva a giustificare il gesto in quanto lui e la moglie avevano perso la felicità dall'arrivo nella corte in cui abitavano della famiglia della Castagna e di Azouz. Diceva che tutti i suoi sacrificiper comperare una casa che a lui piaceva moltissimo e in cui era riuscito a realizzare i sogni della sua vita si erano vanificati. Quelle persone avevano rovinato tutto".
Il racconto di Tavaroli poi continua con altri dettagli sull'atteggiamento di Olindo Romano in cella:"Io - dice Tavaroli - discutevo con un altro detenuto che era nella cella di fronte a me e facevamo alcune considerazioni di tipo religioso sul perdono. Lui si è intromesso nella discussione racontando che recentemente era stato perdonato dal padre di Raffaella Castagna. A questo propositoha sottolineato che non accettava quel perdono perchè non lo aveva chiesto e non si sentiva di chiedere perdono per quello che aveva fatto. Aggiungeva, e lo ha detto più volte, che lui era stato sottoposto ad angherie per molti anni da parte della famiglia Castagna e che se qualcuno fosse intervenuto prima lui non avrebbe fatto quello che ha fatto".
Parole 'pesanti' che Tavaroli sarà presto chiamato a ripetere nell'aula del tribunale di Como dove si sta svolgendo il processo per la strage.

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