martedì 22 dicembre 2009

Garlasco, Stasi: Altre immagini pedopornografiche nel computer

GARLASCO - IL PROCEDIMENTO VA IN PARALLELO: UDIENZA PRELIMINARE A MARZO
L'indagine su Stasi va avanti Altre immagini nel computer
Per i periti informatici si tratta di materiale pedopornografico

iVIGEVANO (Pavia) — Dieci nuove immagini pedopornografiche sul computer di Alberto Stasi. Fotografie e filmati che ritraevano bambini in atteggiamenti inequivocabili con adulti. I nuovi file, che si aggiungono alle 13 foto e ai quattro filmati che il 20 dicembre 2007 costarono la doppia accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico all'ex studente bocconiano (all'epoca ancora indagato per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto precedente a Garlasco) sono stati scoperti due giorni fa dai periti informatici nominati dal Tribunale di Vigevano, l'ingegner Roberto Porta e il dottor Daniele Occhetti.

All'indomani della sentenza emessa giovedì pomeriggio dal giudice Stefano Vitelli, mentre nella villa-castelletto degli Stasi a Garlasco Alberto festeggiava la sua assoluzione dall'accusa di omicidio, a Torino gli esperti informatici si riunivano per esaminare il suo computer. E far luce, come da richiesta del gup, sul secondo capo d'imputazione che ancora pende sul biondino di Garlasco: aver detenuto e divulgato immagini choc che, durante le indagini per l'omicidio di Chiara, vennero scoperte dagli esperti del Ris di Parma nella memoria del pc del giovane (oltre che su un hard disk esterno). Quando il 24 febbraio scorso si aprì in Tribunale il processo per il delitto di Garlasco la pm Rosa Muscio, tuttora convinta della colpevolezza di Alberto, cercò di unire i due fascicoli. Il giudice Vitelli rigettò la richiesta e, da allora, i due procedimenti hanno viaggiato su binari diversi.

Se il processo per l'omicidio è già arrivato al capolinea, quello per la pedopornografia deve ancora cominciare: l'udienza in cui il gup deciderà se prosciogliere dalle accuse oppure rinviare a giudizio Alberto si terrà il 9 marzo prossimo. Il nuovo lavoro sul computer del giovane era iniziato un mese fa a Torino, dove i periti del giudice si sono riuniti con i consulenti di parte (accusa e difesa).

Come lo scorso agosto furono gli ingegneri Porta e Occhetti a scovare i file temporanei che hanno ridato l'alibi ad Alberto (la prova che lui stava lavorando al pc nel momento in cui, secondo la Procura, Chiara veniva uccisa), sempre loro venerdì hanno scoperto, oltre a un migliaio di file pornografici, le nuove fotografie e i nuovi filmati con protagonisti ragazzini in tenera età che risultavano cancellati dal pc di Alberto. E che, finora, nessuno era riuscito a trovare.

L'8 gennaio i tecnici si riuniranno ancora per cercare di stabilire le modalità con cui quei file sono finiti sul computer. Secondo l'accusa, infatti, Alberto scaricò di proposito le immagini che ritraevano «minori nudi» e «in atti sessuali con altri minori e/o adulti» e ne condivise alcuni per via telematica, attraverso il programma «e-mule». I legali del giovane, il professor Angelo Giarda e gli avvocati Giuseppe e Giulio Colli, invece, hanno sempre sostenuto che le foto e i filmati sarebbero stati scaricati per errore. In attesa dei risultati, sono stati avviati altri accertamenti anche sul pc sequestrato a un amico di Alberto, dove sarebbero state trovate diverse migliaia di immagini pornografiche, tra cui alcune considerate «dubbie». In questo caso le analisi dovranno accertare se esiste un'«eventuale corrispondenza» tra i file. Cioè se Alberto e l'amico si scambiavano foto e filmati pedopornografici.

Erika Camasso
20 dicembre 2009(ultima modifica: 21 dicembre 2009)

Nessun commento:

VIAGGI

Partenza:
Camere:
Adulti:
Ritorno: