Affonda nave al Giglio: tre morti, 70 da rintracciare. 40 feriti e scene apocalittiche: "Sembrava il Titanic"
A bordo della Costa Concordia oltre 4.200 persone tra passeggeri ed equipaggio. La compagnia: "Il momento più tragico in 64 anni di storia: siamo costernati"
A bordo della Costa Concordia oltre 4.200 persone tra passeggeri ed equipaggio. La compagnia: "Il momento più tragico in 64 anni di storia: siamo costernati"
Apocalisse al Giglio (AFP)
Isola del Giglio (Grosseto), 14 gennaio 2012 - "E' stato un incubo, sembrava di essere sul Titanic, abbiamo veramente creduto di morire". Queste le drammatice testimonianze dei naufraghi della nave Concordia della Costa Crociere, incagliatasi a ridosso degli scogli di Punta Gabbianara, all’isola del Giglio (Grosseto).
Il bilancio provvisorio è di tre morti per annegamento, 40 feriti con traumi e fratture e un numero ancora imprecisato di dispersi (70 quelli che non sono ancora stati rintracciati). Ma il bilancio sarebbe potuto essere ben più pesante, dal momento che a bordo del gigante dei mari c'erano 4.234 persone tra passeggeri (moltissimi gli stranieri) ed equipaggio.
La nave da crociera era partita da Civitavecchia circa due ore e mezza prima dell'incidente per il tour 'Profumo di agrumi' che avrebbe toccato i porti di Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma de Maiorca, Cagliari e Palermo. I passeggeri sono a cena quando si avverte un forte boato e si succedono diversi black out: l'imbarcazione si inclina e si scatena il panico. Urla e l’invito ad indossare i salvagente e avvicinarsi alle scialuppe "per precauzione".
All’inizio sembra che tutto si possa concludere senza gravi conseguenze e solo tanta paura, ma, durante l’evacuazione, qualcosa non ha funzionato: molti passeggeri sono caduti in acqua, qualcuno forse vi si è gettato per la paura, mentre lo scafo si inclinava sempre più, e ha dovuto vedersela con il freddo del mare e della notte. "A bordo c'era panico anche tra i membri dell'equipaggio. Molti stranieri. Non sapevano esattamente cosa fare neanche loro", ha riferito Yuri Selvaggi, uno dei viaggiatori in vacanza con la famiglia.
"Le procedure di sicurezza previste in questi casi sono state eseguite nei tempi corretti", ha spiegato il direttore generale della Compagnia, Gianni Onorato, per il quale "corretta" è stata anche "la decisione del comandante di evacuare la nave quando ha ritenuto che ci fossero le condizioni di sicurezza". "La repentina" inclinazione della nave, però, "ha reso complicate le procedure di evacuazione", ha aggiunto Onorato sottolineando che "in 64 anni di storia è il momento più tragico per Costa Crociere, siamo costernati".
A chiarire la dinamica dell'incidente e cosa non abbia funzionato nel corso dell'evacuazione saranno due inchieste: una amministrativa della Capitaneria di porto, l'altra della procura di Grosseto che ha aperto un fascicolo per naufragio, disastro e omicidio colposo. Le indagini dovranno stabilire se si è trattato di un errore umano o di avaria degli apparati elettronici.
Secondo alcuni passeggeri la nave sarebbe stata fuori rotta di alcune miglia, intanto è stato ascoltato il comandante della Concordia Francesco Schettino. "Mentre navigavamo ad andatura turistica abbiamo impattato uno sperone di roccia che non era segnalato. Secondo la carta nautica, doveva esserci acqua a sufficienza sotto di noi", ha spiegato l'ufficiale.
Oltre 3mila persone sono già state evacuate dall'isola del Giglio, dove sono stati prestati i primi soccorsi dalla popolazione locale, e trasportati sulla terraferma. Alitalia ha messo a disposizione tutti i posti disponibili per il rientro dei croceristi nei paesi di origine.
Redazione online
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/01/14/652598-affonda_nave_crociera_giglio_almeno_morti.shtml
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