sabato 14 marzo 2009

SORIA:PRIMO GIORNO IN CARCERE, CHIEDE UN TELEVISORE.GLI AMICI LO HANNO ABBANDONATO

Primo giorno in cella per l’indagato. Ha chiesto subito un televisore

Soria: «Gli amici mi hanno abbandonato, ma adesso preparo la mia difesa»

TORINO 14/03/2009 - «Mi hanno lasciato solo, ora mi difenderò». Parola di Giuliano Soria. Lo ha detto ieri, in carcere, al suo avvocato e ad una deputata della Lega Nord che gli ha fatto visita. Un primo giorno di galera scandito dalle visite di legali e parlamentari.

Soria è giunto alle Vallette giovedì notte, poco prima dell’una. Camicia a quadretti, sciarpa e giaccone scuro, davanti ai flash dei fotografi non ha battuto ciglio. Con sè aveva solo due boccette di profumo, una delle due di lavanda. Appena condotto in cella ha chiesto alle guardie carcerarie se fosse possibile avere un accappatoio e una televisione. Gli è stato risposto in modo sarcastico: «Questa non è una suite d’albergo». Soria ha trascorso la notte in modo tranquillo, si è alzato molto presto, si è sbarbato e ha fatto colazione.

«L’ho trovato tranquillo - riferisce la parlamentare della Lega -, vestito in modo casulal ma in maniera ricercata, indossava un maglioncino e la camicia con il colletto aperto». Soria è apparso tranquillo, smentendo così le voci circolate nella giornata di ieri che riferivano di alcuni momenti di sconforto. «Qui ho tutto il tempo che voglio - ha detto il professore -, con un velo di ironia, per studiare per bene la mia difesa. Certo questo arresto io proprio non me lo aspettavo. Non solo, attraverso il mio avvocato avevo chiesto di poter incontrare i magistrati per chiarire la mia posizione. Purtroppo sono stato trattato come il peggior delinquente, sui giornali tutti i giorni. Si è innescato un gioco al massacro senza un minimo di contegno e di rispetto per le persone».
Il professore ha ringraziato per le visite: «Una cortesia che non mi aspettavo e che mi fa davvero piacere, ora però devo concentrarmi perchè il mio soggiorno qui duri il meno possibile.

Sono in carcere ma sono trattato in maniera umana». Ieri a pranzo Soria ha gradito il menù proposto dalla prigione: «Pasta con le seppie, nasello bollito e insalata», per cena all’ex patron del Grinzane sono stati serviti, un piatto di pasta con broccoli e mollica, frittata di verdure, insalata e frutta fresca. Niente vino, solo acqua del rubinetto. Fine settimana di intenso lavoro per il legale di Soria, l’avvocato Roberto Piacentino: «Devo studiare le carte. Sono il difensore del professor Soria solo da 24 ore e le prossime le passero sugli atti. Farò ancora visita al mio cliente, anche in vista dell’interrogatorio di garanzia previsto per lunedì. Ritengo che per le accuse formulate - prosegue l’avvocato - al professore possano essere concessi gli arresti domiciliari, se non lunedì, certamente nei giorni successivi presenterò la richiesta».

Stefano Tamagnone - Enrico Romanetto

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